La scelta di Penelope. La saga di Itaca by Claire North

La scelta di Penelope. La saga di Itaca by Claire North

autore:Claire North [North, Claire]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2023-10-18T22:00:00+00:00


Capitolo 24

Nelle storie dei poeti, la morte di una fanciulla di solito ha solo un’importanza effimera ai fini della narrazione. Che sappiamo della moglie di Eracle, a parte che l’ha uccisa lui? E di Arianna, a parte che è stata un giocattolo per il tradimento e l’inganno, abbandonata ai capricci degli dèi e del mare?

Così è anche per Zosime, assassinata ai piedi del letto di Nicostrato. La sua vita verrà definita dalla sua morte, giacché questa è avvenuta per mano del figlio di Menelao, qualcosa di molto più interessante e importante per i posteri della donna che ha vissuto prima di morire.

Io, tuttavia, che ho sentito i lamenti dei morti come dei vivi, i loro pianti addolorati per gli amori perduti, per coloro che non vedranno mai più, sento ancora la canzone di Zosime. Compatitemi, grida, oh compatitemi davvero, pensavo di amare un uomo e che lui mi amasse e mi sbagliavo. Compatitemi, me punita, oh punita così crudelmente, per il mio cuore umano.

Elena è seduta in corridoio e Trifosa la sventola con un ventaglio. Se l’ancella sopravvissuta prova orrore o rammarico per la dipartita della compagna, non ne dà segno; invece si concentra sulla padrona, che continua a perdere e ritrovare la lucidità e a volte mormora: «Zosime!», e a volte: «Il mio cuore!», e a volte: «Povera Zosime!» e poi sembra svenire di nuovo.

Menelao ha inchiodato Nicostrato al muro tenendolo per la gola, incurante del sangue, della nudità del figlio. L’aspirante ragazzo guerriero adesso è un cucciolo terrorizzato, in lacrime, un bambino di fronte alla collera del padre e perché poi dovrebbe essere altrimenti? L’ha conosciuto soltanto da piccolo, in realtà, non ha mai avuto il tempo di imparare a essere uomo di fronte a lui e adesso Menelao grida in preda alla furia, la bava alla bocca e le gengive rosa scintillanti: «CHE COSA HAI FATTO?!».

«Non lo so non lo so sono andato a letto sono andato a letto non sono stato io non sono stato io…».

Menelao gli tira uno schiaffo. Nicostrato vacilla, ma non può cadere, con la mano del padre ancora sulla gola. «CHE COSA HAI FATTO?!».

«Niente, lo giuro, niente, non me lo ricordo, niente…».

Menelao lo schiaffeggia di nuovo e stavolta non lo regge, lascia che cada, gli dà un calcio nello stomaco e poi un altro e un altro ancora. Nicostrato è un guerriero, un combattente, temerario e coraggioso, ma contro il piede del padre si rannicchia su sé stesso, striscia, implora, le mani sulla testa, finché finalmente, con il sangue agli occhi e metallo sulla lingua, Menelao caccia un urlo senza parole ed esce come una furia dalla stanza, lasciando il figlio a tossire e vomitare sul pavimento.

Elena piagnucola ed eccolo, solo per un secondo, finalmente il re lo mostra a tutti – il disprezzo, il disgusto, la repulsione, non ha mai visto niente di più grottesco della scenata della moglie e oh sì, oh sì, lo sa che è una recita: dopo tutto, questa donna ha assistito al sacco di Troia! Lo



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